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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

Bambini, cibo, gioco e inappetenza: cosa fare se i figli non mangiano #PsicheInCucina


Eccoci di nuovo all'appuntamento con #PsicheInCucina, oggi la Dott.ssa Miolì Chiung affronta il tema cibo e bambini, ossia, cosa fare quando i bambini sono inappetenti!

Sono tantissimi i genitori che mi chiedono informazioni per risolvere un problema frequente, ossia l’inappetenza dei figli. Parto già dicendo che definirlo un problema non è sempre appropriato. Per quale motivo?
 Per il semplice fatto che, nei primi tre anni di vita, il rifiuto di alcuni cibi è una naturale conseguenza di quel processo di distacco dalla madre che inizia attorno agli 8/9 mesi e che vede il bimbo affermare la sua identità anche attraverso l’opposizione alle proposte degli adulti.
Allarmarsi pensando a chissà quali disagi fisici o psicologici è quindi spesso esagerato. I “no” secchi a determinati alimenti sono normali, l’importante è che riuscire a gestirli facendo capire al bambino che deve trovare un equilibrio tra i suoi desideri e gli stimoli che arrivano dalle persone più vicine.
Data questa doverosa premessa è bene ricordare che esistono comunque periodi durante i quali il rifiuto del cibo è legato a una situazione di somatizzazione, che non deve essere per forza legata a qualcosa di grave o spiacevole ma anche a un semplice cambiamento, legato per esempio alla scuola.
Come risolvere la situazione e tornare a far mangiare i propri figli? Divertendosi assieme a loro, perché il cibo non è un semplice strumento per nutrirsi e sopravvivere, ma un riferimento culturale e psicologico centrale, come dimostra l’esistenza del comfort food.
Ecco quindi qualche consiglio pratico in merito!
·         Preparate la tavola con loro: la preparazione della tavola può diventare un meraviglioso momento di gioco, durante il quale i bambini hanno modo di esprimere la propria creatività. Coinvolgeteli cercando di puntare il più possibile su questo aspetto e lasciate loro campo libero per decidere dettagli come i colori dei tovaglioli e della tovaglia. Potete anche creare assieme dei porta tovaglioli personalizzati per tutti riciclando oggetti già presenti in casa.
·         Spazio ai colori: i colori degli alimenti sono fondamentali! Il consiglio migliore è quello di puntare su cibi caratterizzati da colori caldi come l’arancione, che comunica allegria ed entusiasmo.

·         Viva le attività all’aria aperta: durante  i mesi estivi può capitare che i bambini manifestino inappetenza per via del minor dispendio calorico, che fa sì che il corpo richieda meno quel carburante che è il cibo. Cosa fare in questi casi? Lasciare spazio alle attività all’aria aperta, che contribuiscono allo smaltimento delle calorie, aiutano a risolvere il problema temporaneo dell’inappetenza e rappresentano una scelta sana anche per la mente.

Dott.ssa Miolì Chiung
Responsabile Studio di Psicologia Salem

 www.studiosalem.it
mail: info@studiosalem.it

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