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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

Psiche in Cucina: Cibo e Colori

Vi avevo promesso una novità ed oggi eccola svelata! Da oggi sul mio blog, ospiterò di tanto in tanto la Dott.ssa Mio Lì Chiung Ching Wang, esperta in psicologia, con la quale parleremo dei tanti risvolti psicologici del cibo.
Inziamo così questo nuovo percorso con la tematica dei colori nel piatto: dal rosso di una fragola, all'arancio di una zucca, perchè mangiare colorato fa bene? :-)



Cibo e colori: un binomio inseparabile, del quale avrete sicuramente sentito parlare tante volte. Quando ci mettiamo in cucina, con l’obiettivo di creare qualcosa di speciale per noi o per le persone che amiamo, mettiamo in gioco prima di tutto il senso della vista.
Il gusto è parte del processo finale, quello del vero e proprio contatto con il piatto completato e servito in tavola. L’appetito vien mangiando, ma anche la vista ha la sua ottima parte, sia nel processo di preparazione, sia nei momenti che caratterizzano l’interazione finale.
Ecco qualche curiosità interessante sul rapporto tra cibo e colore:

Rosso: il rosso è il colore della passione per eccellenza, dell’energia. Cosa significa trovarselo nel piatto? Quali effetti hanno gli alimenti di questa cromia sulla psiche? Mangiare cibi rossi costituisce un’ottima alternativa per chi ha problemi di fiducia in se stesso e ha la necessità di far fronte a stati di malinconia persistente.
Bianco: il bianco è il colore della purezza. Il suo ruolo nell’universo dell’alimentazione non dimentica l’importanza di questo aspetto: non a caso i cibi di colore bianco riescono a conciliare quell’equilibrio emotivo necessario ad affrontare tantissime delle difficoltà che ogni giorno incontriamo sul nostro cammino.
Verde: il verde è un colore fondamentale per chi ha intenzione di esplorare tutti i lati del rapporto tra psicologia e cibo. Da sempre legato all’idea della natura, il verde nel piatto è utilissimo per calmare gli stati di nervosismo. Risulta particolarmente utile consumare alimenti di colore verde nella prima parte della giornata.
Giallo: colore universalmente associato a energia e vitalità, il giallo in tavola costituisce un’ottima alternativa per dare spazio a buon umore e creatività.
Nero: esattamente come il rosso, anche il nero è un colore caratterizzato da una forte valenza erotica, profondamente connessa con la fertilità. Si consiglia di concentrare il consumo di cibi di colore nero o marrone scuro (melanzane, riso venere, more, prugne ecc) nelle ore serali, in quanto favoriscono e conciliano il sonno.
Arancione: a metà strada tra il rosso e il giallo, l’arancione è un altro colore associato all’energia e all’ottimismo. Mettere nel piatto cibi arancioni significa aiutare i propri commensali a stimolare l’equilibrio tra corpo e mente.

Questi sono solo alcuni dei consigli utili a chi vuole vivere al massimo la sinergia tra cibo e colori. Mangiare colorato è sempre un’ottima scelta, in quanto significa soprattutto variare i principi nutritivi, il che è sempre positivo per l’umore e utile per la salute!



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